FABRICE PASCAL QUAGLIOTTI CI RACCONTA IL SUO SPETTACOLO IN UZBEKISTAN CON IL SANREMO MUSIC AWARDS

GRANDE SUCCESSO DEL COMASCO DI ADOZIONE, MA FRANCESE DI NASCITA, FABRICE PASCAL QUAGLIOTTI (ROCKETS) CHE HA INCANTATO TASHKENT CON “PRINCESS” E  “FRIENDS”, I DUE BRANI DELL’ALBUM “PARALLEL WORLDS”

Fabrice Pascal Quagliotti, francese d’origine, ma orami comasco, ha incantato il pubblico e i media Uzbechi, con “Princess” e  “Friends” i due brani dell’album “Parallel Worlds”. Un evento firmato da Nicola Convertino, il patron del Sanremo Music Awards. Il SMA, un format live che seleziona artisti e li inserisce in un panorama internazionale questa volta si è proposto anche come Fashion Show, nella bellissima  Tashkent City, nel centro della capitale dell’Uzbekistan, una città nella città. L’evento del funambolico Nicola Convertino, con la più totale collaborazione del governo dell’Uzbekistan e in persona del presidente Shavkat Mirziyoyev, è stato una tre giorni di musica e di alta moda, che ha goduto della grandissima attenzione di media dell’Asia Centrale, con particolare attenzione di quelli Uzbechi.

Gli artisti invitati all’evento da Nicola Convertino erano: Tatiana Previati, soprano con un ricco repertorio che spazia dalle più celebri arie dell’opera alle più famose colonne sonore del cinema italiano; il francese Fabrice Pascal Quagliotti, leader dei Rockets, che ora ha intrapreso una carriera da solista; Cecilia Herrera cantante, attrice, performer e autrice di spettacoli, è in giro dal 2017 con uno spettacolo sul tango argentino; Vanessa Chiappa, nata da padre italiano e madre americana, vanta un’esperienza canora estremamente eterogenea, infatti passa in scioltezza dal pop al rock per arrivare al musical; Sara Scognamiglio che dopo aver partecipato a numerosi concorsi canori nel 2013 vince il Sanremo Music Awards, aggiudicandosi, come rappresentate dell’Italia, la finale al contest internazionale in Russia “Humor Festival”, ha aperto numerosi concerti, come quello di Anastacia di Sarah Jane Morris e Dear Jack.

Per tre giorni la musica italiana, uzbeka e russa ha risuonato nel cuore dell’Uzbekistan, ma è stata anche la festa della moda italiana, grazie alla sfilata ufficiale dello stilista romano Renato Balestra, e per la prima della collezione moda di Nicola Convertino.

Abbiamo incontrato Fabrice Pascal Quagliotti, al suo ritorno e ci siamo fatti raccontare in prima persona questa esperienza artistica internazionale.

Fabrice Pascal Quagliotti è nato a Parigi e già all’età di 5 anni sognava di diventare un musicista. A 13 anni comincia a studiare organo classico presso il prestigioso Conservatorio di Parigi e in seguito prende lezioni di pianoforte dal maestro russo Yuri Postar.
A 16 anni fonda una band progressive rock con quattro membri chiamata “SEXAGONE” e a 17 (con Rosaire Riccobono – il bassista della più recente formazione dei ROCKETS) forma i “XERUS”, con i quali suona in più di 60 concerti. Quello stesso anno Fabrice viene contattato da Christian Le Bartz – frontman dei ROCKETS – che stavano cercando un nuovo tastierista. E il resto è storia. Nel giro di sei mesi la loro eclettica versione di “ON THE ROAD AGAIN” diventa un successo a livello mondiale e i ROCKETS cominciano a suonare negli stadi gremiti di pubblico. Nonostante sia impegnato costantemente con i tour dei ROCKETS, sente che è ormai giunto il momento di cimentarsi in un progetto solista.  “Mondi paralleli che si scontrano – musica per il 21° secolo”.

Il biglietto per Tashkent glielo ha offerto Nicola Convertino, il patron del Sanremo Music Awards, che lo chiama al telefono e gli chiede “Ti va di venire con me in Uzbekistan per partecipare ad uno show a Tashkent nell’ambito del Sanremo Music Award ?

«Nasce cosi la mia partecipazione in un paese da me finora sconosciuto. – ci racconta Fabrice – Avverto immediatamente il mio tecnico laser di fiducia Andrea, il quale mi studia un laser show su Misura e quindi si parte. Arrivati alle tre del mattino, usciamo dall’aeroporto e subito abbiamo l’autista che ci aspetta con un mega cartellone Fabrice Pascal . Arriviamo all’hotel. Tutto perfetto tutti gentili. Camera spaziosa, palestra ristorante, non manca nulla. La mattina primo appuntamento con Nicola per un primo breafing. Ho l’occasione di incontrare altri artisti italiani della squadra Convertino: tutte donne simpatiche e capaci, dalla lirica al pop al tango Argentino e un’amico Marcello che rivedo dopo tanto tempo. Visto che le mie prove non sono previste subito, con Andrea partiamo a fare i turisti, dopo un primo allenamento in palestra. La sera direzione in un ristorante Sushi con tutta la truppe. Fine serata, ogni uno di noi artisti si esibisce “ en facile” e just for fun. Il giorno dopo, dopo avere fatto di nuovo i turisti, andiamo al teatro per le prove con l’orchestra. Devo dire che sono piuttosto preparati malgrado la giovane età. Il direttore d’orchestra Kamoliddin  è stato fantastico».

 

Che cosa hai provato sul palco della “capitale” dell’Asia Centrale?

 

«Non hanno lesinato sui mezzi. Mega schermi led alti 10 metri , e varie fontane. Una fontana spaziale in movimento, perfetta per me , e una grande orchestra. E stata una grandissima emozione  sentire  i miei brani suonati dall’orchestra. Pubblico e media hanno apprezzato moltissimo la mia esibizione. E’ stata una fantastica avventura. Le sfilate di mode si sono intrecciate con le esibizioni dei vari artisti. Il pubblico ha apprezzato molto l’abbinamento Musica e moda».

 

Ha un messaggio per Nicola Convertino, il patron del Sanremo Music Awards….

 

«Grazie per la bellissima esperienza. Sicuramente da ripetere, anzi da ripetere assolutamente. Vediamo cosa ci combinerà adesso il nostro Nicola Convertino».

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